ORGANIZZAZIONIE CAPITALE UMANO

L’evento pandemico ha richiesto una revisione organizzativa e digitale per rispondere con rapidità all’innovazione operativa del lavoro: modalità lavorative,processi, spazi, ruoli, competenze. Basta pensare in sanità all’imminente necessità di rivedere e riorganizzare i modelli e i percorsi assistenziali territoriali sulla base delle nuove necessità richieste dal “mercato”
La revisione dei processi organizzativi hanno determinato un nuovo approccio alla gestione delle risorse focalizzato sulla valorizzazione del “capitale intellettuale”.
L’accumulo di competenze e conoscenze lungo tutto l’arco della vita costituisce un vero e proprio asset immateriale che i lavoratori mettono quotidianamente a disposizione dell’azienda attraverso, attitudini, competenze, conoscenze, esperienze professionali, capacità produttive.
Quindi l’ampliamento delle competenze individuali rappresentano un investimento per le aziende e i costi sostenuti nei percorsi formativi hanno lo scopo di incrementare il valore potenziale delle risorse umane e incidere significativamente sulla produttività.
In questo disegno organizzativo il focus deve centrarsi sull’ “allargamento” e sull’“arricchimento” delle competenze professionali e sull’attitudine di lavorare in gruppo.
L’approccio deve basarsi sul potenziamento dei livelli di “competenze” e non più sulla “posizione” ricoperta. La prossima generazione di aziende leader sarà costituita da realtà produttive, che anticipano e intraprendono azioni per cogliere opportunità emergenti, utilizzando la capacità di mantenere e innovare costantemente le competenze dinamiche