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Il documento è diviso in tre sezioni, aggiorna le linee guida del 2018, prevede alcune novità sostanziali: la gestione per competenze, l’adozione di un modello di fabbisogno incentrato sui “profili di ruolo” e presenta delle esperienze pubbliche amministrazioni nazionali e internazionali. Molte le novità sostanziali nella pubblica amministrazione e sopratutto in sanità: si passa dal profilo professionale, alla “famiglia” professionale, dalla gestione per competenze, all’adozione di un modello di fabbisogno incentrato sui “profili di ruolo.

In linee con Il nuovo CCNL 2019-2021 della funzione pubblica, il DM introduce UNA NUOVA CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE , operando una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendone cinque aree di inquadramento, inserendo anche per il comparto sanitario, un’area di elevata qualificazione già prevista per le funzioni centrali. Nel nuovo contratto si definisce, inoltre, un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali con differenziali economici di professionalità, ossia incrementi stabili del trattamento economico per remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai professionisti sanitari. Anche questo è un punto che accoglie le riforme già introdotte a livello generale per la Pa, per valorizzare i percorsi di formazione e il potenziamento e l’acquisizione di nuove competenze da parte dei dipendenti pubblici”.

Ecco il decreto